Personal Chef e il cibarsi consapevolmente

Cosa si intende per Cucinare consapevolmente?

Abbiamo avuto l’occasione di ospitare due giovani Chef, un toscano e un veneto con esperienze nelle più riconosciute cucine italiane. Davide che ha frequentato la scuola Alma di Gualtiero Marchesi e seguito lo chef Giorgio Locatelli e Pierguido che lavorato in grandi ristoranti come il Joia di Milano sotto la guida di Pietro Leemann.

Siamo stati accolti nella loro cucina dove giocano e sperimentano con gli alimenti, ma  in particolar modo “creano” lavorando  il cibo in modo particolare, quel tocco, quella impressione che fa di ogni alimento da loro preparato un nutrimento unico.

Non di solo pane vive l’uomo

Food, Air & Impression, questo il sottotitolo al loro marcio che sta per Cibo, Aria e Impressioni, queste sono le caratteristiche del loro modo di cucinare e servire gli alimenti, in particolar modo una distinzione che chi ha colpito è come questa coppia di chef ha sottolineato che il “Far da mangiare”  è differente da “Cucinare con il cuore”, nella prima situazione è quel qualcosa che si fa e serve per dare benzina al nostro organismo, mentre nel secondo caso, il cuoco, lo chef o te stesso, ti metti in uno stato di gratitudine con il pensiero diretto a chi si nutrirà di tale cibo, trasmettendogli già un sentimento.
L’occhio vuole la sua parte, lo sappiamo, ma la cucina della nonna ti tocca dentro, è più nutriente e digeribile che non un  cibo preparato con poca attenzione, ecco, proprio quel tocco in più d’amore vero il nipote, è il valore aggiunto che rende il nutrimento migliore. 

Proprio su questo ci viene incontro il ricercatore MASARU EMOTO (mettere Link https://it.wikipedia.org/wiki/Masaru_Emoto ) che ha studiato l’informatizzazione dell’acqua, e il collegamento alle emozioni. Ciò che viene avvicinato all’acqua ha la capacità di modificare la sua struttura molecolare, ed essendo i cibi fatti principalmente d’acqua, si può immaginare come lo stato, le impressioni che diamo mentre cuciniamo influenzino quanto poi portiamo in tavola.

Ordine, disciplina e organizzazione
E’ necessario prepararsi prima, già l’ordine attorno a se, gli ingredienti e gli strumenti ci mettono in condizione di ampliare e direzionarsi vero l’obiettivo , difatti questi cuochi quando vengono contattati per un servizio di cucina a domicilio chiedono sempre qual è l’obiettivo dell’evento organizzato, e in base a questo sviluppano la serata, dall’acquisto del cibo da produttori locali di eccellenza, alle bevande e alla ricerca corredo adatto, sia per Compleanni, addii al celibato, cena tra amici…

Il consiglio degli chef
Spesso non sappiamo chi, e in che stato ci ha preparato il cibo e, per questo è utile per il nostro organismo “benedire” il cibo, ovvero il nutrimento che stiamo assumendo, essendo in cibo uno dei elementi di sostegno  per il nostro organismo. Benedire, si intende del “dire bene” sul nostro cibo che possa essere di utilità e di supporto per noi.

Una novità che hanno introdotto, è l’esperienza sensoriale che ti avvicina a capire come funzionano i 5 sensi, rispettando le intolleranze e le allergie.

Ho avuto modo di partecipare ad una di queste cene e posso dire che prendendo una citazione filmica dal film NEXT “

C’era un artista italiano che si chiamava Alberti, che ha definito la bellezza: ha detto che è la somma di tutte le parti messe insieme, in maniera tale che non è necessario aggiungere, né togliere niente, né alterare.

Questo è ciò che ho vissuto, non solo la bellezza, ma anche l’essenza.

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